Dic 13, 2024

Impianti a Pompa di Calore: 10 Cose da Sapere per una scelta efficace e sostenibile [Guida Completa 2025]

Questa guida completa agli impianti a pompa di calore ne esplora funzionamento, tipologie, costi, vantaggi e svantaggi, consumi, incentivi e impatto ambientale, fornendoti tutte le informazioni necessarie per una scelta consapevole ed efficace. La guida è ideale per chi cerca soluzioni sostenibili per il riscaldamento e raffrescamento della propria casa o azienda.

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Le pompe di calore sono sempre più popolari per la loro efficienza energetica e sostenibilità. Ma quali sono i vantaggi reali? E gli svantaggi? Come funzionano? E quale tipo scegliere per la tua casa o azienda?

In questa guida aggiornata e pronta per il 2025, scoprirai le 10 cose essenziali che devi sapere prima di investire in un impianto a pompa di calore.

1. Che cos’è una pompa di calore e come funziona?

Una pompa di calore è un sistema che sfrutta energia rinnovabile per trasferire calore da una fonte naturale (aria, acqua, terreno) all’interno di un edificio.

Funziona attraverso un ciclo termodinamico, utilizzando un fluido refrigerante.

In altri termini, la pompa di calore utilizza un liquido speciale che assorbe il calore dall’ambiente esterno (aria, acqua o terreno), lo trasporta e lo rilascia all’interno della casa per riscaldare o raffrescare gli ambienti in modo efficiente.

La sua peculiarità? Non produce calore direttamente, ma lo trasferisce (ad esempio, catturando il calore dall’aria esterna e portandolo dentro casa), riducendo così il consumo energetico rispetto ai sistemi tradizionali che generano calore bruciando combustibili.

2. Le diverse tipologie di pompe di calore

Le pompe di calore si differenziano principalmente per la fonte di calore che sfruttano: aria, acqua o terreno.

La scelta del tipo di pompa di calore dipende dalle esigenze e dalle caratteristiche dell’edificio che ne beneficerà, dal clima locale e dall’uso specifico (domestico o industriale) che devi farne.

Uso domestico

Le pompe di calore più comuni per le abitazioni sono le aria-aria e le aria-acqua, grazie alla loro facilità di installazione e ai costi più contenuti.

Sono particolarmente adatte per riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria.

Uso industriale

Negli edifici industriali o commerciali, le pompe geotermiche e le acqua-acqua sono invece preferite per la loro capacità di gestire carichi termici elevati e per l’efficienza su larga scala, specialmente in strutture con grandi consumi energetici.

Per agevolarti, eccoti un breve quadro sulle tipologie essenziali che offre attualmente il mercato.

Pompa di calore aria-aria

  • Trasferisce calore dall’aria esterna all’interno tramite un’unità interna.
  • Facile da installare, è ideale per appartamenti o piccoli spazi.

Pompa di calore aria-acqua

  • Riscalda l’acqua per alimentare radiatori, impianti a pavimento e acqua sanitaria.
  • Perfetta per case unifamiliari o villette, soprattutto in zone climatiche temperate o fredde.

Pompa di calore acqua-acqua

  • Utilizza acqua di falda o corpi idrici come fonte di calore.
  • Offre la massima efficienza, ma è più adatta ad applicazioni industriali o edifici con accesso a risorse idriche.

Pompa di calore geotermica

  • Sfrutta il calore stabile del terreno tramite sonde verticali o orizzontali.
  • Ideale perché permette di ottenere prestazioni costanti in ogni stagione, richiede però un investimento iniziale maggiore e uno spazio appropriato per l’installazione delle sonde.

In sintesi: per un uso domestico, le soluzioni aria-aria e aria-acqua sono le più diffuse; per esigenze industriali o commerciali, le pompe acqua-acqua e geotermiche garantiscono maggiore efficienza e affidabilità a lungo termine.

3. Perché scegliere una pompa di calore? I Vantaggi Chiave

Gli impianti a pompa di valore presentano dei benefici indiscutibili rispetto alle fonti riscaldamento e raffrescamento tradizionali (caldaie e condizionatori).

Ecco alcuni vantaggi chiave:

  • Riduzione delle bollette energetiche: grazie alla loro elevata efficienza, si consumano meno risorse e si ottengono grandi risparmi sui costi dell’energia. Il risparmio energetico può raggiungere il 60% rispetto ai sistemi tradizionali.

 

  • Sostenibilità ambientale: gli impianti a pompa di calore sfruttano fonti rinnovabili come l’aria, l’acqua o il terreno, riducendo le emissioni di CO₂ e contribuendo a un minor impatto ambientale.

 

  • Comfort in tutte le stagioni e maggiore versatilità: un unico impianto può riscaldare d’inverno, raffrescare d’estate e produrre acqua calda sanitaria.

 

  • Accesso a incentivi fiscali: in Italia, l’installazione delle pompe di calore può beneficiare al momento di importanti agevolazioni, come l’Ecobonus (65%) o il Conto Termico, che ne riducono sensibilmente i costi iniziali.

 

  • Manutenzione ridotta: rispetto ai sistemi tradizionali, le pompe di calore necessitano di meno interventi, con risparmio di tempo e denaro a lungo termine.

4. Svantaggi da considerare

Ogni tecnologia ha i suoi limiti. Ecco i principali svantaggi delle pompe di calore:

  • Costo iniziale elevato: l’investimento iniziale è più alto rispetto a caldaie tradizionali (anche se abbiamo sottolineato come gli incentivi fiscali rendono l’investimento davvero appetibile).

 

  • Efficienza variabile: le pompe aria-aria possono perdere efficienza con temperature esterne decisamente molto basse. Il motivo è semplice: Le pompe di calore aria-aria prelevano il calore dall’aria esterna per riscaldare gli ambienti interni. Tuttavia, quando le temperature esterne scendono sotto lo zero, la quantità di calore disponibile nell’aria diminuisce, e l’impianto deve lavorare di più per estrarre quel poco calore rimasto. Questo comporta: un maggiore consumo di energia elettrica, perché l’impianto è meno efficiente, e un rendimento ridotto in quanto il calore trasferito è inferiore e dunque l’ambiente potrebbe riscaldarsi più lentamente. Con climi estremamente freddi, le pompe aria-aria possono non essere sufficienti come unica fonte di riscaldamento. In questi casi, è consigliabile un sistema integrato, come una caldaia ibrida, per supportare la pompa di calore nei momenti di maggiore necessità.

 

  • Dipendenza dall’energia elettrica: le pompe di calore funzionano interamente con l’energia elettrica. Per questo è opportuno – in un’ottica di risparmio – valutare l’importanza dell’integrazione della pompa con un impianto fotovoltaico al fine di ridurre il rischio di costi energetici elevati.

 

  • Rumore dell’unità esterna: Il rumore è un problema spesso sottovalutato, ma che può influire sul comfort abitativo. Le pompe – in particolare quelle aria-aria e aria-acqua emettono rumore. Si tratta di un aspetto che dovrebbe indurre a considerare l’importanza di una corretta collocazione dell’unità esterna.

 

  • Spazio richiesto: alcuni sistemi, come quelli geotermici, necessitano di spazi estesi per l’installazione.

5. Quanto costa un impianto a pompa di calore?

Il costo dipende dalla tipologia e dalla potenza del sistema. Ecco una prima stima degli ordini di grandezza vigenti sul mercato:

  • Pompa di calore aria-aria: i prezzi variano generalmente tra 3.000 e 6.000 euro. Questa fascia di prezzo solitamente include sia l’acquisto dell’unità che l’installazione.
  • Pompa di calore aria-acqua: i costi si attestano tra 6.000 e 12.000 euro. Anche in questo caso, la cifra comprende sia il dispositivo che l’installazione.
  • Pompa di calore geotermica: i prezzi oscillano tra 15.000 e 30.000 euro, includendo le perforazioni e le sonde necessarie. Questi costi coprono sia l’acquisto dell’impianto che le spese di installazione.

La manutenzione di una pompa di calore è fondamentale per garantirne l’efficienza e la longevità. I costi variano in base al tipo di intervento e alle specifiche dell’impianto.

Solitamente una manutenzione ordinaria – che copre controlli standard, pulizia dei filtri e verifica del funzionamento generale – ha un costo che si aggira tra i 150 e i 250 euro.

Ci sono poi gli interventi di manutenzione straordinaria, ovviamente più rari se l’impianto beneficia di una qualità costruttiva superiore e di componenti di elevata qualità.

Questi interventi si rendono necessari in caso di guasti o di anomalie che possono attenere alla rottura di alcune componenti o alla riparazione di perdite nel circuito del gas refrigerante.

Alcune aziende per supportare al meglio i loro clienti offrono contratti di manutenzione programmata e vantaggi aggiuntivi come estensioni di garanzia.

In generale è consigliabile effettuare una volta all’anno la manutenzione ordinaria e seguire con scrupolo le indicazioni del produttore non solo per garantire delle prestazioni ottimali ma anche per prolungare la vita dell’impianto.

6. Consumi energetici e costi di gestione di una pompa di calore

Le pompe di calore hanno un’efficienza misurata attraverso dei coefficienti di prestazione: il cosiddetto COP (Coefficient of Performance) e lo SCOP (Seasonal Coefficient of Performance), che indicano quanta energia termica viene generata per ogni kWh di energia elettrica consumata.

  • COP medio: da 3 a 5. Questo significa che, per ogni kWh di elettricità consumata, una pompa di calore genera da 3 a 5 kWh di energia termica.
  • SCOP medio: per l’intero anno, lo SCOP tiene conto delle variazioni climatiche. Un buon SCOP si aggira intorno a 4-4,5 in climi temperati.

Facciamo adesso un po’ di esempi sui consumi annui per il riscaldamento e il raffrescamento e le verosimili spese.

Un’abitazione di 100 m² con un fabbisogno termico di 8.000 kWh/anno e con un COP medio di 4 avrà un consumo elettrico annuo stimato di circa 2.000 kWh (8.000 kWh ÷ 4).

Considerando che nel momento in cui scriviamo (dicembre 2024) il costo medio dell’energia elettrica in Italia  è di circa 0,128 €/kWh nel mercato libero arriviamo ad un costo annuo pari a circa 256 € (2.000 kWh x 0,128 €/kWh).

Se consideriamo in media pari ad un numero di 4 i mesi di riscaldamento, il costo mensile medio (durante questi mesi) sarà di circa 64 € (256 € ÷ 4 mesi).

Per quanto riguarda invece il raffrescamento (con pompa di calore aria-aria), considerando un analogo costo medio dell’energia e un’abitazione dalla metratura analoga, il consumo annuo stimato sarà pari a 400-600 kWh.

In questo caso il costo annuo sarà pari a circa 51-77 € (400-600 kWh x 0,128 €/kWh). Il costo mensile medio, invece, durante i mesi di raffrescamento (ne ipotizziamo 3), sarà pari a circa 17-26€ (51-77 € ÷ 3 mesi).

Si tratta naturalmente di stime che, in quanto tali, dipendono da una serie di assunzioni, quali il prezzo dell’energia, l’efficienza della pompa di calore in termini di COP e i mesi di impiego.

È chiaro che, a parità di altri fattori, sui costi totali incideranno:

  • Efficienza stagionale: Le prestazioni della pompa di calore possono variare in base alle condizioni climatiche.
  • Abitudini di utilizzo: L’uso per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria influenzerà i consumi totali.
  • Integrazione con impianti fotovoltaici: L’installazione di pannelli solari può ridurre significativamente i costi energetici, aumentando l’autosufficienza.

7. Incentivi fiscali disponibili per il 2024 e qualche previsione per il 2025

Fino al 31 dicembre 2024, l’Italia offre incentivi fiscali significativi per l’installazione di pompe di calore, mirati a promuovere l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale. Tra le principali agevolazioni disponibili ti ricordiamo:

  • Ecobonus 65%: detrazione fiscale del 65% per interventi di riqualificazione energetica, inclusa l’installazione di pompe di calore ad alta efficienza. Questa detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
  • Conto Termico: incentivo gestito dal GSE che prevede un rimborso diretto fino al 65% delle spese sostenute per l’installazione di pompe di calore. Il rimborso avviene in un’unica soluzione per importi fino a 5.000 euro, o in più rate annuali per importi superiori.
  • Superbonus 90%: detrazione fiscale del 90% per interventi trainanti di efficientamento energetico, come l’isolamento termico dell’involucro edilizio, a cui può essere abbinata l’installazione di pompe di calore come intervento trainato.

Se stai pensando di installare una pompa di calore, potrebbe essere dunque il momento opportuno per agire rivolgendoti ad un progettista ed installatore qualificato.

Anche perché a partire dal 1° gennaio 2025, sono previste alcune modifiche sostanziali alle norme attualmente in vigore.

Quello che al momento sappiamo è che dal 2025 ci sarà uno stop agli incentivi per le caldaie a gas. In altri termini, in conformità con la Direttiva Europea “Case Green”, dal 2025 non saranno più concessi incentivi per l’installazione di caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili.

Questo provvedimento mira a ridurre le emissioni di CO₂ e a promuovere l’adozione di sistemi di riscaldamento più sostenibili, come appunto le pompe di calore.

D’altra parte, secondo le attuali previsioni, l’Ecobonus potrebbe subire una riduzione dell’aliquota di detrazione per le abitazioni principali, passando dal 65% al 50% nel 2025, e ulteriori riduzioni negli anni successivi. Per le seconde case, l’aliquota potrebbe scendere al 36% già nel 2025.

Alla luce di queste imminenti modifiche normative, quest’ultimo scorcio di 2024 rappresenta dunque un’opportunità unica per beneficiare degli incentivi più vantaggiosi attualmente disponibili.

Per farla breve, agire entro la fine dell’anno ti consentirà di massimizzare le detrazioni fiscali e di contribuire attivamente alla transizione energetica verso soluzioni più sostenibili.

8. Durata e affidabilità di una pompa di calore

Le pompe di calore sono un investimento a lungo termine, e con la giusta cura possono offrire prestazioni efficienti per 15-20 anni o anche di più. Tuttavia, questa durata media dipende da diversi fattori, tra cui la qualità dell’impianto, la frequenza della manutenzione e le condizioni di utilizzo.

Non è un mistero che le pompe di calore certificate, prodotte secondo le normative vigenti da marchi affidabili e con materiali di alta qualità tendono a durare più a lungo. È altresì vero che utilizzare scrupolosamente il sistema secondo le indicazioni del produttore contribuirà a ridurre l’usura delle componenti, preservandone nel tempo l’efficienza. Sulla durata incidono anche le condizioni climatiche. Li dove il clima è estremamente rigido o umido la pompa di calore è sottoposta a sollecitazioni maggiori che possono ridurre leggermente la sua vita media. È proprio in questi casi che una manutenzione regolare fa realmente la differenza.

Ecco, comunque, alcuni suggerimenti, che possono aiutarti ad allungare la vita dell’impianto:

  1. Effettuare controlli regolari:
  • Pianifica una manutenzione professionale almeno una volta all’anno.
  • Fai controllare il livello del fluido refrigerante e verificare eventuali perdite.
  • Richiedi al manutentore di accertarsi che il sistema sia calibrato correttamente per garantire prestazioni ottimali.
  1. Pulire filtri e unità esterne:
  • I filtri devono essere puliti o sostituiti regolarmente, soprattutto in ambienti polverosi o con elevato traffico domestico.
  • L’unità esterna deve essere libera da foglie, detriti o neve, che potrebbero ostacolare il flusso d’aria.
  1. Scegliere un installatore qualificato:
  • Un’installazione errata può ridurre significativamente l’efficienza e la durata del sistema. Affidati solo a tecnici certificati e con esperienza.
  • Chiedi garanzie sull’installazione e verifica che il sistema sia dimensionato correttamente per le esigenze della tua abitazione.
  1. Monitorare il sistema:
  • Fai installare sistemi di controllo smart per monitorare il funzionamento della pompa di calore e ricevere notifiche in caso di anomalie. Identificare i problemi in anticipo può prevenire guasti maggiori.
  1. Proteggere l’unità esterna:
  • Se vivi in un posto dal clima estremamente rigido, considera di installare una copertura protettiva per l’unità esterna. Questo riduce l’esposizione a pioggia, neve e detriti, aumentando la longevità.

Anche con la migliore manutenzione, una pompa di calore potrebbe mostrare dei segni di malfunzionamento o invecchiamento. Ecco alcuni segnali a cui prestare attenzione:

  • Aumento dei consumi energetici: potrebbe indicare un calo dell’efficienza.
  • Rumori insoliti: vibrazioni o rumori strani sono spesso segno di problemi meccanici.
  • Riduzione delle prestazioni: il sistema impiega più tempo a riscaldare o raffrescare.
  • Perdite di fluido refrigerante: possono compromettere la funzionalità del sistema.

9. Integrazione con sistemi esistenti e impianti fotovoltaici

Le pompe di calore offrono grande flessibilità, potendo essere integrate sia con sistemi di riscaldamento già esistenti che con tecnologie per la produzione di energia rinnovabile, come i pannelli fotovoltaici.

Sistemi esistenti: configurazioni ibride

In molte abitazioni, le pompe di calore possono lavorare in sinergia con una caldaia a gas in configurazioni ibride. Questo approccio è ideale per:

  • Zone climatiche molto fredde, dove la caldaia può supportare la pompa di calore nei periodi di maggiore richiesta termica.
  • Impianti già esistenti, evitando costose sostituzioni e ottimizzando l’efficienza del sistema complessivo.

Impianti fotovoltaici: autosufficienza energetica

Integrare una pompa di calore con un impianto fotovoltaico rappresenta una soluzione altamente sostenibile ed economicamente vantaggiosa. I pannelli solari producono energia elettrica che alimenta la pompa di calore, riducendo i costi di gestione fino al 70%.

  • Vantaggi principali:
    • Riduzione quasi totale delle bollette energetiche.
    • Maggiore indipendenza dalla rete elettrica.
    • Minori emissioni di CO₂, contribuendo alla transizione energetica.

In sintesi: l’integrazione con sistemi esistenti e impianti fotovoltaici non solo migliora le prestazioni delle pompe di calore, ma consente anche di ottimizzare l’efficienza energetica e ridurre significativamente i costi operativi.

10. Impatto ambientale e futuro delle pompe di calore

Le pompe di calore rappresentano una soluzione chiave nella transizione energetica, contribuendo significativamente alla riduzione dell’uso di combustibili fossili e delle emissioni di CO₂. La loro adozione su larga scala è fondamentale per combattere il cambiamento climatico e raggiungere gli obiettivi europei di sostenibilità.

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), l’implementazione diffusa delle pompe di calore potrebbe ridurre le emissioni globali di CO₂ di 500 milioni di tonnellate entro il 2030.

Questo dato evidenzia il ruolo cruciale che queste tecnologie possono svolgere nel mitigare l’impatto ambientale del settore residenziale e industriale.

Inoltre, l’integrazione delle pompe di calore con fonti di energia rinnovabile, come gli impianti fotovoltaici, non solo aumenta l’efficienza energetica, ma promuove anche l’autosufficienza energetica, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili. Questa sinergia è essenziale per creare un sistema energetico più sostenibile e resiliente.

Guardando al futuro, le innovazioni tecnologiche stanno migliorando continuamente le prestazioni delle pompe di calore, rendendole più efficienti e accessibili. L’Unione Europea sta promuovendo politiche e incentivi per favorire l’adozione di queste tecnologie, riconoscendone il potenziale nel raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali.

In sintesi, le pompe di calore non solo offrono vantaggi immediati in termini di efficienza energetica e risparmio economico, ma rappresentano anche una scelta strategica per un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Conclusioni

Le pompe di calore sono un investimento intelligente e sostenibile. Conoscendo questi 10 aspetti chiave, puoi valutare con consapevolezza il sistema più adatto alle tue esigenze. Contattati oggi per un preventivo gratuito e approfitta degli incentivi disponibili!

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